La traduzione automatica o dall’inglese Machine Translation è una sezione delle linguistica computazionale e delle applicazioni pratiche dell’interpretariato, che studia la traduzione di testi senza l’intervento dell’uomo, ma mediante programmi informatici.
In rete è possibile trovare diversi traduttori gratuiti, ma sicuramente il più famoso e utilizzato è il traduttore di Google, vediamo insieme come funziona.
La spiegazione del funzionamento di Google translate ce la fornisce lo stesso Google, vediamola insieme:
“Quando genera una traduzione, Google Traduttore cerca dei modelli in centinaia di milioni di documenti per scegliere la migliore traduzione da offrirti. Individuando i modelli in documenti che sono già stati tradotti da esseri umani, Google Traduttore può fare congetture intelligenti sulla presumibile correttezza di una traduzione. Questo processo di ricerca dei modelli in grandi quantità di testo si chiama “traduzione automatica statistica”. Dal momento che vengono generate dalle macchine, non tutte le traduzioni saranno perfette. Maggiore è il numero di documenti tradotti da esseri umani che Google Traduttore può analizzare in una lingua specifica, migliore sarà la qualità della traduzione generata. Questo è il motivo per cui a volte la precisione della traduzione varierà da lingua a lingua.”
Dunque il traduttore di Google si differenzia da tutti gli altri traduttori perché utilizza per il suo funzionamento un software basato su algoritmi matematici, sviluppato dai ricercatori dell’IBM negli anni 80.
Il sistema non si basa sul significato delle parole, ma su una statistica, ossia su “qualcosa che è stato già detto”: elabora i dati disponibili nella rete, cerca un espressione simile che sia già stata tradotta e sceglie la traduzione che ha la maggior probabilità di essere corretta.
Praticamente Google sfrutta il lavoro di traduttori umani che hanno fatto traduzioni e sono state inseriti nella rete per svariati motivi, si pensi ad esempio alle Relazioni delle Nazioni Unite o alle varie attività della CEE.
Nei casi che la combinazione delle lingue non dia risultati perché non ci sono testi di riferimento, Google usa l’inglese come “lingua cardine”, ovvero fa una traduzione intermedia con l’inglese che può fornire traduzioni sia da e verso la lingua di origine e la lingua obiettivo. Questo avviene perché ad oggi l’inglese è la lingua più presente nei database di traduzione.
Nonostante la continua evoluzione dell’algoritmo dei traduttori automatici che ha migliorato la qualità e l’attendibilità delle traduzioni tramite software, la Machine Translation non è paragonabile con la bravura del traduttore umano.
I software per quanto veloci e capaci di processare dati e sfruttare statistiche, non possono ancora competere, e forse mai lo faranno con il ragionamento, le conoscenze culturali, la chiarezza e precisione, la sensibilità e accuratezza dell’uomo.
La traduzione umana non si basa infatti solo sulla conoscenza della grammatica, dei modi di dire e dei tecnicismi, ma anche sulla storia, sulla conoscenza dei luoghi e degli usi e costumi che sono alla base di qualsiasi servizio di traduzione o interpretariato.
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