L’ampio utilizzo delle parole inglesi è la naturale conseguenza della globalizzazione degli anni in cui si condivide tutto, persino il vocabolario. Tanto che capita sempre più spesso che nelle traduzioni in tedesco o in italiano e perfino nelle traduzioni in cinese alcune parole non abbiano traduzione perché neologismi nati proprio con termini in lingua straniera come nel caso di hashtag. Questa diffusione dei termini inglesi ha facilitato per molti la conversazione in lingua straniera ma non per tutti. Infatti non sempre è facile risalire al significato della parola mupload (l’azione di caricare contenuti su dispositivo mobile) soprattutto se non fanno parte del proprio campo di lavoro o interesse. Per questo motivo le capacità e le competenze di un traduttore professionista sono necessarie ora più che mai quando ci si trova ad avere a che fare con traduzione in lingue estere. Molte delle parole inglesi e delle espressioni in lingua straniera utilizzate provengono dal mondo del web come glomp (che indica un abbraccio molto caloroso) e altre che ormai hanno superato i loro antenati ok e stop entrati a pieno titolo nei vocabolari italiani, è perciò necessario un continuo aggiornamento per poter comprendere tutti i vocaboli che non hanno radici italiane.
Parole inglesi e il tripudio delle espressioni in lingue straniere
Recent Posts