Il tuo messaggio, per essere efficace, deve non solo essere comprensibile, ma soprattutto suscitare emozioni positive in chi lo legge. Questo vale quando ci si esprime nella propria lingua madre, ma ancor più se si vuole dare la stessa emozione a un pubblico di riferimento di un paese estero, con una lingua e un “modus pensandi” diversi, a seconda della rispettiva cultura. Una determinata espressione, se tradotta letteralmente, può esprimere concetti diversi nell’ambito di altre culture e quindi può rimanere del tutto inefficace o addirittura venire male interpretato. Se un contenuto non è “trasferito” ovvero “ricreato” nel modo giusto da una cultura all’altra, si rischia di non toccare il cuore del proprio interlocutore.
Cosa significa “transcreation”
La parola “transcreation” comprende in sé due attività: traduzione (translation) e creazione (creation). Il messaggio di partenza viene sì tradotto, ovvero riprodotto letteralmente e fedelmente nella lingua di arrivo, ma anche in parte liberamente “ricreato” in modo da garantire il medesimo impatto emozionale- comunicativo sul mercato estero target.
Per ottenere questo importante obiettivo cosa serve?
Sempre, per ottenere un ottimo risultato di traduzione occorre affidare questo delicato compito a traduttori professionisti, in possesso di una perfetta conoscenza sia della lingua di partenza (per loro lingua straniera conosciuta a livello C2) che una totale padronanza espressiva (a livello universitario) della propria lingua madre, ovvero quella parlata nel mercato a cui è destinato il testo tradotto.
La tecnica della “transcreation” può essere utilizzata con successo solo se affidata a traduttori che padroneggiano il “sentire” sia della lingua del testo di partenza (testo da tradurre) che di quello della propria cultura, ovvero nella propria lingua madre (testo tradotto).
Questo fattore è sempre importante in ogni tipo di traduzione, ma imprescindibile quando si vogliono comunicare correttamente i contenuti di campagne di marketing, video promozionali e siti web.
La “transcreation” richiede quindi molto più tempo e impegno rispetto alla traduzione classica, ma dà risultati decisamente più efficaci.